Bocciati!
Storie di inutili commissariamenti prefettizi
Chiedo
venia ai lettori se questa volta non utilizzerò il consueto tono un po’
leggero.
Infatti,
volendo commentare “a caldo” la bocciatura della Corte dei Conti al chiesto
piano di riequilibrio del Comune di Taurianova, e sapendo quanto la dignità e
il decoro nelle espressioni e nelle critiche siano importanti, cercherò di
attenermi a tali canoni.
L’approvazione
del piano di riequilibrio finanziario pluriennale dell’ente, lapalissianamente
lacunoso e pubblicamente insostenibile nel redatto documento sottoposto al
vaglio delle autorità delegate al riequilibrio non si reggeva assolutamente in
piedi.
Un
Comune con una ingente massa passiva data dai residui passivi, dai debiti fuori
bilancio, dalle obbligazioni di competenza e dagli oneri restitutori delle
anticipazioni straordinarie, non ha certamente potuto comprovare l’effettiva
sostenibilità del piano in termini di cassa.
Oggi
arriva la notizia della bocciatura della Corte dei Conti, una bocciatura che addolorerà
profondamente nell’immediato futuro le nostre casse, rendendo evidente e senza
infingimenti o elucubrazioni mentali, come la città sia stata guidata incompetentemente
e dannosamente e portata sull’orlo della instabilità.
Ancora
una volta saranno i cittadini che si troveranno a pagare le aliquote massime
per i mutanti acronimi di tasse, imposte ed annessi balzelli, a fronte di una
continua diminuzione dei servizi garantiti.
Non
c’è altro tempo da perdere, aumentando le tasse al massimo o azzerando i
servizi il problema non lo si risolve. C’è bisogno di un atto di responsabilità
dei gerenti la cosa pubblica: si deve prendere consapevolezza del fatto che è
una tragedia per la città.
La
formalizzazione giuridica del dissesto, peraltro, fattualmente in atto ormai da
troppo tempo, concretizzato dalla relazione della Corte dei Conti, lungi dal
costituire un danno per il Comune, potrebbe consentire al medesimo di
utilizzare lo strumento giuridico del dissesto previsto dal nostro ordinamento
per la tutela degli enti locali in decozione.
Le
rassicurazioni di una celere opposizione al competente organo contabile, lascia
sconcertati in considerazione dei costanti rigetti dell’organo collegiale
deputato al riesame della questione.
Non
serve fare demagogia, non si va da nessuna parte, così operando ci si rende
corresponsabili del declino sociale, economico, culturale ed ambientale della
città.
Taurianova
ha bisogno di una governance capace
di recuperare il tempo perduto, risolvere le emergenze e guardare fiduciosa
verso il futuro, con persone che si dedichino completamente alla città, con
passione, competenza ed efficienza.
E
la strada del dissesto è realmente sempre più vicina e concreta.
Buon
default a tutti.
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